LEGGENDE NAPOLETANE
stato a suo tempo ricco e gagliardo e bel giovanotto: aveva saputo goder bene della salute, della gioventù e della ricchezza; amante, era stato amato
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di mulino sempre in moto. I mulini li avete visti, nevvero? Si? Va bene; tiro innanzi. L'uomo lungo e magro non era molto vecchio, poiché aveva tutti i
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, visse nel lusso grandioso della natura e nella espansione superba del sentimento, questa città appassionata morirà bene, morirà degnamente
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in estranea contrada. Ma essa che si sentiva strappar l'anima, allontanandosi dal suo bene, come fu fuori del porto, inginocchiatasi e pronunciata una
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notte la barchetta-fantasma appare. Ma non tutti la vedono. Dio permette che solamente chi ama bene, chi ama intensamente possa vederla. Apparisce
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che capitava a passare sotto la porta dove la testa rideva ne traeva buon augurio per i suoi affari che sempre riuscivano a bene ed il contrario colui
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, ha saputo quel che si faceva. Quello che sarebbero i napoletani, quello che vorrebbero, egli conosceva bene e nel dar loro la felicità del mare, ha
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per questa sua strana mescolanza di bene e di male, di cattiveria e di bontà, che il munaciello è rispettato, temuto ed amato. È per questo che le
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si tende bene l'orecchio, si ode un respiro lieve lieve. Non sul velluto rosso del cuscino, non sulla balaustra di legno lavorato dell'inginocchiatoio